Volteggiano nel vento preghiere

mentre la vita si perde

sull’orlo di un buio indomabile.

Non è questione di alleanze

o di antiche memorie di terra

la guerra non ha mai ragione

più si fissa dolore nel cosmo

più l’amore scompare

meglio liberare luce nel cielo

e chiedere agli angeli

di vegliare muti il tempo

che si accompagni il mondo al disarmo

che ogni orizzonte conosca perdono.

 

 

 

Trovare Dio di notte tra stelle appena nate

e chiedere cosa sarà di questa estate

mentre il mondo sembra così lontano dalla luce

il cielo vive la guerra come una mareggiata

che porta a riva corpi spenti

come si può contenere il dolore

e le ferite più terribili del tempo

è sempre stato l’amore a difendere la vita

a rintracciare nel buio il sacro da cui ogni cosa proviene

se mi riempio l’anima di sole è per tornare da me

quasi pronta a credere un po’ mio l’eterno.

 

 

 

Non ci sono che guerre

e lacrime indifese

in questo tempo dove il buio

non concede tregua.

Si osserva la paura invadere il mondo

e l’autunno farsi scudo nella pioggia

mentre la vita accumula incertezza

in nessun luogo sembra possibile la pace

anche le stelle appaiono troppo lontane

a fatica spezzano l’orrore

addosso al cielo

le nuvole hanno decimato i sogni

il coraggio crolla sulle spalle

e la notte è luce senza meta

tra destini in attesa.

 

L'autore

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Michela Zanarella

Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD). Dal 2007 vive e lavora a Roma. Ha pubblicato diciotto libri. Giornalista, si occupa di relazioni internazionali. Collabora con diverse testate e redazioni. Le sue poesie sono state tradotte in oltre dieci lingue. È tra gli otto co-autori del romanzo di Federico Moccia “La ragazza di Roma Nord” edito da SEM. “Quell’odore di resina” è il suo primo romanzo.