Un viaggio culturale tra musica e territorio

Nato nel 1996 da un’idea dell’Associazione Culturale “La Ginestra” di Verzino piccolo borgo dell’entroterra della provincia di Crotone, il Festival Amore&Rabbia si è affermato come un evento di grande rilevanza culturale, concepito per trasformare un piccolo borgo calabrese in un crocevia di esperienze artistiche e sociali. Il progetto è nato dalla collaborazione di un gruppo di persone provenienti da Verzino, Bologna, Firenze e altre città. L’idea era appunto quella di utilizzare la musica come prodotto culturale dotata di un significativo potenziale attrattivo ed economico, analizzandone le dinamiche e le ragioni che potessero portare benefici al territorio. Nei suoi primi anni, il Festival Amore&Rabbia si è imposto come un appuntamento unico nella Regione e nel Centro Sud Italia, guadagnando rapidamente una dimensione nazionale. Nel difficile contesto culturale della provincia di Crotone, Amore&Rabbia non si limitava ai soli concerti, ma affrontava temi di attualità di rilevanza nazionale come il fenomeno migratorio, l’antimafia e l’ambiente con altrettanti appuntamenti con stages e laboratori. Con l’istituzione del “Premio Amore & Rabbia”, Verzino ha accolto figure di spicco del panorama artistico e culturale, come il regista Vittorio De Seta, il liutaio Vincenzo De Bonis, il giornalista musicale Pierfrancesco Pacoda, scrittori come Carmine Abate, Salvatore Vitale e Vito Teti, poi anche Patrik Zaki e Mimmo Lucano. Il Festival ha dedicato particolare attenzione alla musica e alla cultura mediterranea, proponendo un ricco programma di concerti ed eventi paralleli, tra cui mostre, convegni e proiezioni. In un periodo in cui i telegiornali riportavano i drammi dei primi sbarchi, sul palco di Amore&Rabbia si celebravano i suoni di terre lontane, offrendo un modello di dialogo interculturale. Dal sud Italia al nord Africa e ai Balcani, dalla rude voce di Pino Zimba alla suadente voci di Lee Colbert, dalla Kociani Orchestra della Romania alla tromba solista di Roy Paci siciliana, dai quartetti vocali dei tenores sardi alla poesia di Davide Riondino, dalle danze urbane della bolognese Banda Roncati alla tarantella autoctona, sonorità di strumenti etnici resi ancor più suggestivi dalla tecnologia elettronica; altri come James Senese dall’identità “nera e napoletana”, Eugenio Bennato con la sua chitarra battente ed i Sud Sound System, pionieri del raggamuffin salentino. Nonostante l’orientamento internazionale, ogni edizione del Festival ha sempre dato spazio anche agli artisti calabresi, partendo dal locale Gruppo Ricerca Musica Popolare G.R.M.P., protagonista della prima edizione del 1996, fino a Peppe Voltarelli, che ha chiuso l’edizione del 2007. Quell’anno segnò una battuta d’arresto per il Festival Amore&Rabbia, a causa della crisi economica e culturale che interruppe il suo percorso di crescita per oltre un decennio.

Il festival riprende vita nel 2020, in pieno periodo pandemico, affrontando e superando le sfide imposte dal distanziamento sociale e dalle restrizioni legate al Covid-19. In un’estate segnata dall’incertezza, il Festival Amore&Rabbia si è distinto come uno dei pochi festival attivi in Italia, confermandosi un esempio di resilienza culturale. Questo rilancio è stato reso possibile grazie a una struttura associativa rinnovata, con un ampliamento delle adesioni e della proposta artistica, sostenuta esclusivamente da attività di crowdfunding, piccoli sponsor e donazioni private, senza alcun contributo pubblico, difatti una delle sue peculiarità e quella di essere un festival autofinanziato.

Con la ripresa, Amore&Rabbia ha abbracciato nuovi filoni artistici, introducendo il jazz, rappresentato da talenti come il pianista Lorenzo Vitolo, e l’avanguardia musicale con artisti del calibro di Paolo Angeli e Alessandro Santacaterina. Non è mancato il consueto focus sulla musica calabrese con Peppe Voltarelli e Mimmo Cavallaro e il nostro senso di appartenenza, omaggiando ancora una volta in quest’ultima edizione del 2024 il concittadino verzinese Checco Manente, musicista e regista RAI, la cui scomparsa il 05 Maggio 2002 ha lasciato un segno indelebile nella cultura locale. Nel corso delle sue edizioni, finora quindici caratterizzandolo come gli aventi tra i più longevi del panorama dei Festival italiani, la kermesse ha ospitato più di 250 artisti e accolto migliaia di visitatori da tutta Italia. Grazie all’impegno dei volontari, delle associazioni e degli appassionati, Amore&Rabbia ha dimostrato che la cultura può essere un potente motore di sviluppo turistico e sociale. L’Associazione “La Ginestra” ideatrice e promotrice dell’evento è già al lavoro per organizzare l’edizione 2025 che sarà la sedicesima della sua lunga storia e invitiamo simpatizzanti curiosi e seguaci a visitare il sito ufficiale della manifestazione alla pagina www.amoreerabbia.it

IL Presidente Pino Urso e il Direttivo

In copertina: istantanea dell’ultima serata dell’edizione XV e logo del Festival

L'autore

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Pasquale Rizzo

Ingegnere, esperto di sicurezza sul lavoro. Vive a Bologna.